LINEA GOTICA, LA MEMORIA DEGLI APPENNINI

Il Cammino della Linea Gotica è una proposta che vuol combinare il piacere dell’attività sportiva nella natura con il desiderio di conoscere meglio un passato che rappresenta, seppur tragicamente, il crogiolo di quei, comportamenti, idee e valori da cui è nata la Costituzione italiana.
Se da un lato, dunque, c’è il gusto di camminare in mezzo al verde, su sentieri, mulattiere, carrarecce (e brevi tratti di provinciali poco trafficate), dall’altra – riprendendo l’invito di Piero Calamandrei (“Se volete andare in pellegrinaggio nel luogo in cui è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani”), è da considerarsi per l’appunto un pellegrinaggio laico, votato a quella religione civile che in Italia, purtroppo, non è stata mai coltivata a sufficienza.
Per questo il Cammino tocca tanto il cuore della Linea Gotica (dove furono costruite le fortificazioni e si scontrarono Tedeschi ed Alleati), quanto i luoghi delle distruzioni e delle stragi e, non ultimo, i luoghi in cui donne e uomini della Resistenza, spesso sacrificando la vita, lottarono contro gli occupanti e – riscattando la vergogna dell’Italia fascista – gettarono le basi morali dell’Italia repubblicana.
Non può essere dimenticato: la democrazia di cui godiamo oggi è nata qui, dalla tenacia di chi ha resistito alla barbarie e ha contribuito a far trionfare i valori della giustizia, della libertà, dell’uguaglianza.