In esso si rinvengono diverse emergenze geomorfologiche e naturalistiche particolarmente evocative. La Tana dell’Uomo Selvatico è una cavità naturale, già esplorata dal Gruppo Speleologico Bolognese. La grotta è di origine tettonica e presenta evidenti tracce di un torrente sotterraneo, oggi scomparso. E’ stata esplorata per una profondità di 83 metri. Qui vi trova rifugio una particolare specie di pipistrello, ed è dimora degli insetti tipici dell’ambiente, come i grilli ciechi e completamente bianchi. La grotta non è esplorabile senza l’accompagnamento di guide speleologiche. Dall’incrocio che porta alla Grotta, girando a sinistra si può salire al Pizzo del Falco, dove si può ammirare uno splendido panorama sulle valli di Villa d’Aiano e del Fiume Panaro. Sempre nel bosco possiamo ammirare la Casa delle Fate, così denominata per la particolarità evocativa della sua conformazione, proseguendo è poi possibile ammirare “La Giraffa” una scultura naturale offerta da un vecchio castagno e l’”Urlo di Munch” (riproduzione del famoso dipinto di Evdard Munch), visibile in determinate condizioni di illuminazione, evidenziato da un caratteristico gioco di ombre e luci su di una importante roccia di arenaria.